Ecco i requisiti che devono avere i certificatori energetici

Dal primo gennaio 2012 tutte le abitazioni dovranno essere necessariamente dotate di un certificato energetico, sia nel caso di vendita che di affitto.

Il certificato, che deve essere depositato presso il catasto, serve per permettere ai potenziali clienti o affittuari di conoscere il livello di consumo energetico, di cui è dotato complessivamente l’immobile, né più e né meno come avviene per gli elettrodomestici.

Infatti all’immobile verrà assegnata una classe energetica che dovrà andare dalla A (la più alta), fino alla D (la più bassa).

L’attestato dovrà essere rilasciato da un Certificatore energetico riconosciuto.
Per diventare Certificatori energetici abilitati bisogna rispettare tre requisiti:
– essere in possesso di un titolo di studio compatibili con i diplomi di geometra, oppure perito industriale, agrario, o anche agrotecnico.

Oppure bisogna aver conseguito una laurea in ingegneria, architettura, o anche scienze ambientali, agrarie, ed infine forestali;

– bisogna aver seguito e completato i corsi per la formazione dei certificatori energetici. Questi sono stati e sono tutt’ora organizzati prevalentemente dalle varie Regioni, ma anche da altri Enti, e vengono generalmente tenuti presso le università o altre strutture accreditate o convenzionate con gli organismi pubblici competenti.

Per informarsi, bisogna rivolgersi alle rispettive Regioni, che stabiliscono anche la durata dei corsi, la percentuale di assenze ammesse, e così via;

– iscrizione all’albo dei certificatori energetici (si tratta di un passo obbligato, anche nel caso in cui sia stato terminato con successo il corso stesso).

I compiti del certificatore energetico non si esauriscono con l’attribuzione di una specifica classe energetica (vengono valutati i sistemi di produzione dell’acqua sanitaria e il sistema di riscaldamento e raffreddamento utilizzati, oltre che sulla struttura e esposizione dell’immobile), ma ha anche il compito di fare una rilevazione dell’emissione degli agenti inquinanti ovvero della quantità di CO2 emessa dai differenti sistemi usati.

Deve anche indicare gli accorgimenti che possono essere utilizzati per poter migliorare il risparmio energetico, riportando tulle le informazioni nell’Attestato di Certificazione Energetica.