A partire dal 2011 sono in vigore alcune norme in materia di inquinamento acustico, che prevedono l’obbligo della certificazione acustica per gli edifici di nuova costruzione.
Quale normativa regola la certificazione acustica?
Il decreto è la norma Uni 11367, che è intitolata all’Acustica in edilizia, Classificazione acustica delle unità immobiliari, e Procedura di valutazione e verifica in opera.
Questa legge definisce i requisiti acustici passivi degli edifici, e si allinea alla direttiva 2002/49/CE emanata dalla Comunità Europea, che si pone l’obiettivo della riduzione dell’inquinamento, in tema di emissioni di CO2 in altre sue forme, dove questa è la conseguenza diretta della firma da parte dei paesi europei del protocollo di Kyoto.
Il decreto riguarda in particolare tutti i nuovi interventi edilizi, fra i quali si includono anche le ristrutturazioni nuovi di edifici preesistenti, dove la normativa rende obbligatori tutti quegli interventi che siano fatti in vista della riduzione della trasmissione del suono o per via aerea, o del rumore da impatto o del rumore prodotto da impianti interni all’edificio, dove la legge si applica a tutti i tipi di edifici, tranne a quelli ad uso agricolo, artigianale e industriale.
Nell’ambito di applicazione della norma se sono fissati degli specifici requisiti acustici per gli ospedali, le cliniche, le case di cura e le scuole, è evidente che la norma si applica in modo generale agli edifici ad uso abitativo e residenziale.
La UNI 11367 stabilisce in modo preciso che, in base alla certificazione degli esperti,gli edifici si possano classificare secondo prevede quattro classi di efficienza acustica.
La classe 1 identifica il livello più alto di efficienza acustica, quindi include gli edifici più silenziosi, dove la riduzione dell’efficienza arriva fino ai minimi livelli espressi dalla classe 4, che include gli edifici più rumorosi.
Il livello medio delle costruzioni generalmente corrisponde ad una classe 3 di efficienza acustica.
La certificazione acustica costituisce un elemento fondamentale che si applica in base a misurazioni tecniche che sono effettuate sulle singole unità abitative di un edificio dotato di più unità, e mai all’intero edificio, dove all’atto della vendita il consumatore deve aver preso conoscenza della classe energetica di appartenenza dell’appartamento come forma di trasparenza.