Qual è l’architettura delle serre bioclimatiche? Rappresentano una tecnologia passiva per il controllo dei flussi igrometrici, che, dal punto di vista pratico, consente a un edificio di migliorare le sue prestazioni nel consumo energetico e le condizioni del comfort abitativo. L’architettura delle serre bioclimatiche corrisponde a uno spazio vetrato collocato vicino all’edificio.
In alcuni periodi dell’anno si può anche vivere all’interno delle stesse serre, che comunque offrono un importante contributo sia al riscaldamento che al raffreddamento. Il loro utilizzo varia a seconda della quantità di energia solare ricevuta in relazione alla collocazione geografica.
Le tipologie di architetture sono:
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a guadagno diretto: significa che l’abitazione è a diretto contatto con la serra. La superficie di separazione tra le due strutture è mobile. Ne consegue un guadagno termico diretto
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a scambio connettivo: lo scambio di energia tra serra e abitazione avviene per convezione, ovvero grazie a bocchette regolabili poste nella parete posta tra le due unità
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a scambio radiante: in questo caso la parete divisoria fra gli ambiente rappresenta uno strumento di accumulazione di calore. Lo scambio, invece, si verifica per radiazione grazia a differenze di temperatura che si stabilisce tra le due unità
In generale, il funzionamento cambia tra la stagione invernale e quella estiva. Ma si hanno variazioni anche nel passaggio dal giorno alla notte. Un fattore di cui tenere conto sono le normative che regolano l’installazione delle serre bioclimatiche.