Quali sono i materiali isolanti edilizia? Il risparmio energetico è un fattore sempre più importante nell’ambito dell’edilizia. Perché un materiale sia isolante, in termini di trasmissione del calore, dobbiamo valutare la conduttività del materiale ( λ). Possiamo classificare quindi i materiali a seconda dei diversi coefficienti:
Isolante: λ < 0.065 W/mK
Debolmente isolante: λ = 0.065 – 0.090 W/mK
Non isolante: λ > 0.090 W/mK
Cosa rappresenta la resistenza termica? Prendendo in esame una superficie omogenea, la resistenza è proporzionale allo spessore. Se valutiamo una parete formata da più strati di materiali con caratteristiche costruttive differenti, la resistenza termica equivale alla somma in serie delle resistenze dei singoli strati.
Il coefficiente di conduzione deve essere basso affinché il materiale sia effettivamente isolante. Tale coefficiente racchiude la trasmissione del calore per conduzione, per convezione (ossia relativo al moto dei fluidi come l’aria) e irraggiamento.
In condizioni normali il miglior isolante è l’aria nello stato di quiete presente nelle celle del materiale isolante esaminato. In alcuni casi viene adottato un gas espandente CFC o HCFC all’interno delle celle. Si tratta di gas che sfruttano conducibilità inferiori a quella dell’aria.
Dobbiamo comunque considerare che il materiale invecchiando tende a sostituire il gas con l’aria. In ogni caso, il gas è ormai sempre meno utilizzato, soprattutto per ragioni ambientali. Il coefficiente di conducibilità viene dichiarato dal produttore sulla base di esperimenti di laboratorio.
L’entità di λ tende a mutare a seconda di fattori ambientali, quali temperatura, umidità e invecchiamento.