Energie rinnovabili: biomasse al 45% entro il 2020. Spesso non considerate delle vere e proprie fonti rinnovabili, le biomasse rappresentano un importante impulso allo sviluppo delle energie rinnovabili. La ragione è semplice, un impianto a biomasse funziona grazie a trucioli di legno delle grandi imprese, agli scarti dei campi agricoli, e ai rifiuti organici.
Materie prime che andranno a costituire il 45% delle energie rinnovabili entro il 2020. Si tratta di una stima elaborata dalla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), che ha computato questo risultato basandosi su ricerche condotte su ampia scala a livello nazionale. È una soluzione efficace nella lotta all’emissione di Co2.
Sono in crescita le imprese agricole innovative che sfruttano le biomasse il biogas. Nella prima eventualità gli scarti sono utilizzati come combustibile dopo un lungo processo di lavorazione. Nel caso del biogas, invece, i rifiuti sono usati per la produzione di un gas da adottare nelle attività agricole.
L’agricoltura rappresenta oggi un importante ambito di sviluppo, essenziale per contrastare la disoccupazione delle grandi città. Molti giovani, infatti, puntano su tale ambito professionale adottando soluzioni innovative eco-compatibili.
Le biomasse sono impiegate, in modo specifico, nell’olivocoltura. Le olive che non possono essere usate sono sfruttate all’interno di impianti a biomassa, andando quindi a ridurre i costi relativi alla bolletta energetica, riducendo le emissioni dannose per l’ambiente.