Il Conto Termico accresce lo sviluppo del solar cooling. Dal punto di vista della domanda delle abitazioni e degli uffici, la domanda energetica pone al centro i consumi termici. Tuttavia i sistemi che sfruttano la produzione di calore e freddo implementano dispositivi diversi, mentre il rincaro della bolletta ha impedito l’affermazione delle pompe di calore elettriche, soprattutto nel nostro Paese.
Una valida alternativa, sebbene ancora sia in fase sperimentale, è costituita dal solar cooling, un’innovativa applicazione del solare termico. È una tecnologia che prevede l’abbinamento di pannelli solari termici e una macchina frigorifera per la produzione di freddo.
Il pannello solare assorbe la radiazione del sole trasformandola in acqua calda. In un secondo tempo abbiamo la transizione attraverso la macchina frigorifera, che la raffredda, così da poter essere impiegata per raffrescare gli ambienti.
Perché il solar cooling può essere vantaggioso? Visto che i picchi di richiesta elettrica si realizzano durante la stagione estiva, il solar cooling consente di far coincidere la massima disponibilità di radiazione solare con la massima richiesta di freddo in fase di condizionamento.
Secondo l’analisi dell’Enea, il solar cooling indurrebbe anche dei benefici dal punto di vista del sistema elettrico nazionale. La diffusione su larga scala di questa tecnologia può contribuire a decrescere la pressione sulla rete elettrica.
Purtroppo in Italia il solar cooling è ancora piuttosto limitato, sono stati installati nel 2010 circa 28 impianti, cui corrisponde una potenza complessiva di 3,2MW. Vi è tuttavia la possibilità di un importante sviluppo nel prossimo futuro, dato dal Conto Termico, un nuovo strumenti di incentivazione per le rinnovabili termiche.