Edilizia residenziale: quali sono gli standard energetici?. Secondo quanto disposto dalla direttiva comunitaria (direttiva 2002/91/CE) inerente il rendimento energetico nell’edilizia, e le disposizioni regionali nel campo dell’architettura sostenibile e bioedilizia, gli interventi devono essere compiuti rispettando le normativa statale e regionale nell’ambito della sostenibilità energetico-ambientale della bioedilizia.
Per quanto riguarda gli impianti termici di nuova installazione e i casi di ristrutturazione, dobbiamo fruire dei sistemi di regolamentazione e controlli disposti dalle normative vigenti. Mentre gli impianti termici centralizzati destinati a diverse utenze, se la potenza nominale del generatore o quella complessiva dei generatori di calore sia uguale o superiore a 35 kW, devono disporre di un gruppo di termoregolatore dotato di programmatore, che permetta la regolazione della temperatura ambiente almeno su due livelli con valori sigillabili nello spazio dell’intera giornata.
Gli impianti fotovoltaici rappresentano una risorsa importante nell’edilizia residenziale, offrendo una produzione di energia elettrica associata a una serie di vantaggi economici e di natura ambientale: non vi sono emissioni inquinanti, abbiamo risparmio dei combustibili fossili, affidabilità dell’impianto e bassi costi di manutenzione.
La durata media di un impianto è pari a 25 anni. A seconda del loro funzionamento sono classificati in: impianti autonomi funzionanti in isola; impianti collegati in parallelo alla rete elettrica pubblica in bassa tensione; e impianti collegati in parallelo alla rete elettrica pubblica in media tensione.
L’energia prodotta dall’impianto è continua e viene trasformata attraverso l’inverter in corrente alternata, perfetta per l’uso domestico.