È stato dato il via, da parte della Giunta regionale sarda, al disegno di legge volto al miglioramento della prestazione energetica degli edifici. Il provvedimento prevede l’istituzione di un catasto energetico degli edifici, oltre a quello degli impianti termici. Si tratta di strumenti che consentono il monitoraggio e il miglioramento della pianificazione energetica, insieme al raggiungimento degli obiettivi europei stabiliti per il 2020.
Attraverso il Ddl viene accolta la normativa sulla prestazione energetica nell’edilizia, ovvero la Direttiva 2002/91/CE e la nuova Direttiva 2010/31/UE sugli Edifici a Energia Quasi Zero che entrerà in vigore nel 2018 per gli enti pubblici e nel 2020 per i privati.
È stato introdotto il certificato energetico anche per gli edifici in locazione, con riferimento alle norme europee e in anticipo rispetto al quadro nazionale. Mentre sul fronte degli edifici di nuova costruzione, saranno dotati di impianti per la produzione di energia in grado di soddisfare almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria.
Valore che scende al 20% nel caso di edifici posti nei centri storici. Nel disegno di legge, inoltre, per gli edifici di nuova costruzione con numero di unità immobiliari superiori a 4, appartenenti alle categorie E1 ed E2, è previsto a livello progettuale la realizzazione di impianti centralizzati di produzione di acqua calda sanitaria e di climatizzazione invernale ed estiva.
Inoltre saranno realizzati sistemi automatizzati di termoregolazione e contabilizzazione individuale del calore e del freddo, salvo che ne sia dimostrata la non fattibilità tecnica o la non realizzabilità per impedimenti di tipo urbanistico e/o ambientale.