Riscaldare casa risparmiando il più possibile rappresenta ormai una priorità, visti gli aumenti dei costi dell’energia e le normative nazionali volte alla riduzione dei consumi. Una delle soluzioni più interessanti è quella offerta dalle serre bioclimatiche, in grado di ridurre di oltre 1/3 i consumi energetici degli edifici. Scopriamo di cosa si tratta.
Le serre bioclimatiche sono spazi vetrati adiacenti all’abitazione pensate per accrescere il rispamio energetico della casa. Possono essere abitabili, realizzate attraverso la chiusura di balconi, terrazze o logge. Ogni terrazza orientata a sud, ad esempio, è un perfetto strumento di acquisizione di energia. Trasformabile, secondo le normative regionali, in una serra bioclimatica.
Gli spazi chiusi per finalità energetiche vengono considerati volumi tecnici non computabili nel volume totale dell’immobile. Quindi, nessuna richiesta di autorizzazione edilizia, basta la comunicazione di inizio lavori.
Nella serra troviamo riunite le caratteristiche del guadagno diretto con quelle del muro ad accumulo. Cosa significa in pratica? Da una parte viene riscaldata direttamente dai raggi solari, dall’altra distribuisce il calore nell’ambiente adiacente grazie a un muro termoaccumlatore. L’energia solare è allora assorbita dal muro della serra e, una volta trasformata in calore, parte di essa è fornita all’edificio.
I materiali sono fondamentali per l’accumulo e la cessione di calore. Preferibile l’impiego di vetrate apribili che consentano una regolazione della temperatura in estate e in inverno, con una tolleranza di più o meno 30/40 gradi. Tra i benefici delle serre bioclimatiche l’aumento del valore commerciale dell’immobile, oltre a uno spazio sfruttabile in ogni stagione.
Sarà adottata come una nuova soluzione per migliorare l’efficienza energetica delle nostre abitazioni?