Agevolazioni rinnovabili, investire resta conveniente. Malgrado l’impatto negativo sulla bolletta, la scelta di investire in fonti di energia rinnovabili è conveniente. A rivelarlo lo studio Rapporto Irex, pubblicato da Althesys e presentato ieri mattina. Secondo l’analisi degli esperti, i benefici prodotti da un sistema correlato alle rinnovabili rappresentano tra i 19 e i 49 miliardi entro il 2030.
Per conseguire tali vantaggi, rivela la ricerca, è indispensabile spendere. Sono quindi essenziali le agevolazioni rinnovabili, con particolare riferimento all’adeguamento delle infrastrutture, aspetto che presta diversi elementi di criticità.
Le problematiche correlate alla carenza nella distribuzione dell’energia avranno un impatto stimato di 1,5-1,8 miliardi fino al 2020. Per quanto attiene invece gli incentivi, il quinto conto energia ha stabilito l’ormai prossimo tetto di 6,5 miliardi di costo cumulato annuo.
Quali sono i vantaggi correlati agli incentivi rinnovabili? Dallo studio appare chiaro che avremo un incremento in termini occupazionali, una crescita di circa 130.000 addetti. Mentre l’attività di produzione e installazione degli impianti andrebbe a costituire un profitto di circa 28-33 miliardi di euro.
L’unico limite significativo alla proliferazione delle rinnovabili sarebbe la burocrazia, almeno secondo i ricercatori: “In generale per tutto il settore green (eolico, fotovoltaico, hydro, geotermico, biomasse e waste-to-energy) si conferma la discesa dei costi tecnologici, ma non di quelli burocratici. Anche se, nell’analisi dei costi di produzione la tecnologia rappresenta ancora, insieme al capitale, la principale voce di costo (25,8-36%), contemporaneamente al calo di questa specifica componente cresce il peso di quella burocratica, che rappresenta in media il 9,4% per l’eolico e il 3,4% per il fotovoltaico, circa un punto in più dell’anno precedente”.