Che cos’è il certificati di rispondenza degli impianti? Si tratta di un documento, a cui di solito vanno acclusi alcuni allegati, attraverso il quale l’installatore dell’impianti (sia esso elettrico, idro-sanitario, termico eccetra) si fa carico di una dichiarazione in cui esprime la conformità a specifiche norme o a tecniche.
Questo insieme di documenti, a prescindere dall’impianto preso in esame, deve corrispondere ad ogni impianto presente nell’edificio. E, di solito, sono inseriti nella domanda di agibilità di un edificio (o anche solo in una porzione di questo).
Spetta all’installatore essere in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge. Figura che si assume anche la responsabilità della rispondenza dell’impianto in relazione alle vigenti normative tecniche nazionali ed europee, oltre alle leggi in materia tecnica.
Nel certificato di rispondenza degli impianti troviamo i seguenti dati: il responsabile tecnico che si è occupato del certificato, il proprietario e il committente. Poi vanno forniti elementi sulla procedura di installazione, sulla procedura di materiali impiegati, sulle norme seguite e sull’ubicazione dell’impianto.
Ogni dichiarazione di conformità fa riferimento a un modello approvato dal Ministero del Lavoro. Tra gli allegati troviamo il progetto (secondo il D.M 37/08 c.1 e 2), oltre all’obbligo dell’installazione, trasformazione e ampliamento degli impianti. Mentre la dichiarazione di conformità consta di minimo cinque copie:
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una copia per gli utilizzatori dell’impianto
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una copia al committente, inclusi allegati
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una copia all’installatore
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un’altra copia sempre all’installatore che la depositerà antro 30 giorni dalla conclusione dei lavori.