Dichiarazione di rispondenza dell’impianto termico

Il controllo delle caldaie è un aspetto importante nella gestione della propria abitazione, nonché un dovere civico verso la propria salute e quella degli altri. Ma come avviene la dichiarazione di rispondenza dell’impianto termico? Vediamo i passi fondamentali.

Spetta al manutentore occuparti delle operazioni di controllo e pulizia dell’impianto, oltre alla compilazione e firma del rapporto di controllo tecnico. Mentre il responsabile dell’impianto deve sottoscrivere il rapporto per presa visione. Il bollino verde rilasciato dal comune va apposto su uno degli allegati alla dichiarazione, che poi va trasmessa al comune e alla regione di riferimento.

Se l’impianto è di nuova installazione, entro 30 giorni l’installatore deve presentare al comune tutte le documentazioni necessarie. Allo Sportello Unico per l’edilizia si deve esibire la dichiarazione di rispondenza dell’impianto termico, corredata dal certificato del possesso dei requisiti professionali dell’installatore, dello schema dell’impianto e della relazione con tipologia di materiali utilizzati.

Mentre al Servizio Tutela Ambiente va consegnato il rapporto di controllo tecnico e la scheda identificativa dell’impianto. Fa parte delle prove previste quella di combustione e senza la sua esecuzione la caldaia non può essere utilizzata. Nei due anni successivi l’impianto non ha bisogno di verifiche da parte del comune.

Va comunque condotta un’attività di manutenzione, come previsto dalla DGR 5 dicembre 2007 n. 8/6033. Nella manutenzione vanno seguite le istruzioni tecniche per la regolazione e uso disposte dall’impresa installatrice. Qualora non fossero disponibili istruzioni specifiche, fanno riferimento le vigenti normative UNI e CEI per lo specifico elemento o tipo di apparecchio o dispositivo.