Qual è la normativa Tares? Cosa prevede? Il Tares rappresenta il tributo comunale sui servizi e sui rifiuti introdotto di recente. Il pagamento del tributo è stabilito in riferimento all’80% della superficie catastale per gli immobili con destinazione ordinaria.
La superficie viene stabilita a seconda dei parametri fissati dal regolamento contenuto nel decreto del Presidente della Repubblica numero 138 del 23 marzo 1998, che riguarda la revisione complessiva delle zone censuaria e i listini di estimo degli immobili urbani.
Durante la prima applicazione la norma impone che venga definita una superficie convenzionale che deriva dagli elementi di consistenza di cui dispone l’Agenzia del territorio. Per consentire ai Comuni di avere a disposizione la superficie catastale su cui impostare la nuova imposta, vengono applicati gli stessi criteri di determinazione di una superficie convenzionale anche per gli immobili con destinazione ordinaria cui è concessa la rendita presunta.
Secondo una precisazione al comma nove del Dl 201/2011, viene definita la situazione relativa agli immobili con situazione catastale non aggiornata. Poiché sono previsti tempi lunghi nell’acquisizione delle dichiarazioni di aggiornamento, in prima battuta per tali immobili si ipotizza di fare riferimento a una superficie convenzionale che sarebbe attribuita dall’Agenzia del territorio sulla base degli elementi informativi in suo possesso.
La tariffa del nuovo tributo, secondo la normativa tares, sarà composta da una quota correlata al costo del servizio di gestione e da una quota connessa alla quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e ai costi di gestione. Quanto ai criteri per il costo del servizio e la determinazione della tariffa, la loro indicazione sarà riportata in un regolamento che dovrà essere emanato entro il 31 ottobre 2012.