Norme per il fotovoltaico. Nel confronto con le nuove norme CEI 0-21 per il Fotovoltaico l’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas) ha deciso di non addurre alcun cambiamento, malgrado le numerose proteste e richieste di proroga fino al Quinto Conto Energia. Vista l’oggettiva difficoltà di reperire dispositivi conformi con la nuova direttiva.
Se si osserva l’offerta di mercato nel campo dei sistemi di protezione di interfaccia in bassa tensione, previsti per impianti fotovoltaici di potenza superiore a 6 kW, ci rendiamo conto quanto sia limitata. Dispositivi già divenuti obbligatori, in seguito alla Delibera 84/12 dell’AEEG.
L’AEEG ha dichiarato che l’unica cosa che è previsto consta di una segnalazione al Ministero dello Sviluppo Economico e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Malgrado ciò, non è comunque possibile rinviare l’entrata in vigore della norma CEI 0-21.
L’atteggiamento assunto dall’Autorità sulla possibilità di richiedere lo slittamento del termine del nuovo regolamento tecnico che impone l’uso delle protezioni SPI sui pannelli solari, dopo aver preso atto della carenza di tali dispositivi, è stato reputato inammissibile da associazioni come AES (Azione Energia Solare) e ANIE/GIFI.
La reazione del presidente ANIE/GIFI Valerio Natalizia non si è fatta attendere, sottolineando come questo atteggiamento così netto metta a rischio milioni di euro di investimenti nel fotovoltaico: «cosa che non possiamo permetterci in questa delicatissima fase di crisi finanziaria pena il definitivo affossamento dell’industria fotovoltaica italiana».