La riforma del condominio è divenuta legge. Con l’approvazione del Senato, che non ha modificato il testo originariamente elaborato alla Camera, arrivano nuove norme per la regolamentazione della convivenza condominiale. Ma cosa cambia, quali le maggiori novità introdotte?
Grazie alla riforma del condominio vengono promosse soluzioni più snelle, ponendo l’accento sulla figura dell’amministratore. Non solo. Viene ammessa la presenza di piccoli animali domestici. Ma passiamo in rassegna tutti gli elementi di rilievo che andranno a riscrivere le regole dalla convivenza condominiale.
Per quanto riguarda gli animali, il regolamento condominiale non potrà più “vietare di possedere o detenere animali domestici”. In merito al riscaldamento, chiunque potrà staccarsi dall‘impianto centralizzato, senza dover attendere il benestare dell’assemblea, a condizione comunque di non pregiudicare gli altri e di continuare a pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto condominiale.
Per l’eliminazione delle barriere architettoniche basterà che siano presenti in assemblea i condomini rappresentanti un terzo dei millesimi condominiali. Basterà inoltre la maggioranza favorevole del 50% più uno. Mentre nel cambio di destinazione d’uso dei locali comuni, la delibera richiede i quattro quinti. Viene inoltre eliminato il repertorio dei condomini.
L’amministratore dovrà disporre di alcuni requisiti indispensabili, quali il godimento dei diritti civili, titolo di studio, formazione, assicurazione professionale. Per la consultazione degli atti e dei rendiconti mensili, l’assemblea può approntare anche un portale web del condominio (l’accesso dovrà essere protetto e in forma individuale).
Spetta poi all’amministratore presentare ai condomini una polizza individuale di responsabilità civile (i cui costi ricadono sui condomini) che copre gli atti compiuti nell’esercizio del mandato.