Dopo anni di interventi di prestito integrale le banche cambiano politica. La soglia del mutuo prima casa erogato scende sotto il 50% del valore dell’immobile. Ciò significa che se si vuole acquistare casa dobbiamo avere almeno la metà in contanti, dando fondo ai propri risparmi. Altrimenti si corre il rischio di vedersi rifiutata la propria richiesta.
Si tratta del risultato emerso dall’ufficio studi di Mutui.it, che ha passato in rassegna oltre 12mila richieste di finanziamento presentate agli sportelli degli istituti di credito in Italia da ottobre ad aprile 2012. Tra i cambiamenti più rilevanti, il rapporto tra somma erogata e valore dell’immobile.
Malgrado il prezzo medio degli immobili resti costante, o decresca in lieve misura, il rapporto è sceso al 49%. Ma nel mercato continuano a resistere delle eccezioni. Dalla scorsa primavera, infatti, alcuni istituti di credito hanno messo a budget capitali rivolti ai mutui.
Tra i maggiori istituti coinvolti figura Intesa Sanpaolo, che ha stanziato 5 miliardi per mutui pensati per giovani e famiglie sulla prima casa. E, da punto di vista tecnico, offre anche delle proposte che arrivano fino al 100% del valore dell’immobile.
Un trend seguito anche da Cariparma, che ha ampliato il suo budget destinato ai mutui portandolo a 2,5 miliardi con la campagna “Mutui casa”. Figurano inoltre, tra gli istituti più aggressivi, Webank (gruppo Bipiemme), Bnl, Credem e Ing direct.
Lo spread resta comunque al disopra della soglia del 2,6%. Valore che fotografa una crisi dell’intera Eurozona, capace di contagiare persino il mercato dei prestiti immobiliari.