E’ l’unico materiale in grado di assorbire l’anidride carbonica (CO2) dall’ambiente che ci circonda. Il legno rientra tra le materie prime rinnovabili poiché quando viene tagliato un arbusto per essere utilizzato ai fini di una costruzione, non ci saranno emissioni di CO2 nell’atmosfera. Al di là dell’acqua e del sole, il legno, materiale ecologico e naturale, non necessita di grosse quantità di energia per la realizzazione di edifici. Le costruzioni in legno si fanno sempre più spazio in un futuro in cui l’obiettivo finale sarà realizzare case “a consumo quasi zero”: il loro valore economico è più alto rispetto ai costi per la sua realizzazione in quanto per le sue caratteristiche diviene una sorta di investimento sicuro.
Quando si parla di costruzioni in legno, non si può fare a meno di discutere degli enormi vantaggi economici e del risparmio energetico che ne deriva. Secondo alcuni dati, tali edifici arrivano a toccare addirittura valori di trasmittanza parete di 0.20 W/mq K: le case sono fresche d’estate e calde durante la stagione invernale e non richiedono spese accessorie per l’aria condizionata o per il riscaldamento. Solitamente il riscaldamento degli edifici incide di oltre il 50% sulle spese dei consumi energetici. L’ottima coibentazione permette, invece, alti livelli di comfort abitativi oltre che la possibilità di allontanare ogni tipo di rumore esterno. La struttura esterna si presenta ben resistente e durevole; il legname utilizzato vanta tassi di umidità ben precisi in modo da poter regolare autonomamente il clima all’interno dei locali. Per far sì che tale funzione venga svolta al meglio, il legno viene essiccato e lavorato, ma non necessita di trattamenti antimuffa o antiparassiti. Questa materia prima naturale non viene infatti né trattata chimicamente, né laccata ed impregnata di sostanze che possono essere nocive per chi andrà ad abitare nella nuova casa.
Mentre in passato sembrava quasi improponibile un immobile che rappresentasse un’alternativa alla muratura e al cemento, oggi le case in legno sono riuscite a farsi spazio sul mercato e a rispondere ai principi di eco-sostenibilità. Le case in legno, dal momento che riescono ad assicurare un taglio delle emissioni di anidride carbonica nell’ambiente, attenendosi dunque alla norma prefissata dal protocollo di Kyoto, possono rientrare anche nella Classe A. Inoltre se a tali costruzioni vengono aggiunti i giusti impianti si passa alla classe definita “Casa passiva”. In questo caso il benessere abitativo aumenta perché non c’è una forte differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno dell’edificio. Il legno, ottimo isolante, favorisce il riscaldamento delle pareti, impedendo la dispersione di calore. Per una casa in legno a basso consumo energetico si tende ad utilizzare solitamente il legno lamellare che viene usato anche per prefabbricati a più piani; il legno massello, invece, è idoneo per edifici che prevedono massimo due piani. Quest’ultimo tipo di legno è meno pregiato e consente un risparmio sulla spesa finale.
Casa in legno e tempi di esecuzione
Un aspetto da non trascurare quando si parla di case in legno è sicuramente dato dalla rapidità di esecuzione e di realizzazione: è di circa tre mesi la durata media di un cantiere. Solitamente quando si attende la fine dei lavori per un’abitazione, pare non arrivi mai e che le chiavi in mano siano un traguardo quasi irraggiungibile; in poche settimane di lavori in cantiere, le case in legno invece rappresentano una meta vicina per i clienti che si ritrovano sicuramente a sborsare cifre inferiori, Rispetto alle costruzioni in calcestruzzo, il legno non necessita di particolari tempi per la lavorazione e l’asciugatura. Naturalmente la durata di esecuzione cambia a seconda del progetto e dunque della tipologia di edificio che andrà realizzato. In media, ad esempio, un immobile monofamiliare di grandezza pari a 150 mq, può richiedere anche solo due mesi per la progettazione e circa 50 giorni per la posa in opera.
Casa in legno, quanto si risparmia nel 2015?
Le case prefabbricate, realizzate in legno, producono un certo risparmio per l’acquirente, ma ovviamente la situazione cambia in base al modello e al progetto. Secondo le stime, rispetto alle costruzioni tradizionali, il risparmio è compreso tra il 10 % – 30%. Il risparmio sarà considerato superiore qualora l’abitazione venisse realizzata in un’area definita sismica. Solitamente i prezzi sono comunque fissi e non presentano cambiamenti in corso d’opera.