Edifici non riscaldati e certificazione energetica: mancata chiarezza
La questione degli edifici non riscaldati pone in essere qualche dubbio. La certificazione energetica è obbligatoria? Non è un problema infrequente, dal momento che molti edifici non sono a uso abitativo e se lo sono, risultano privi di impianto termico. Vediamo quali sono le direttive ufficiali in materia.
Cosa dice la legge in merito? Sostanzialmente, il punto dirimente non è l’uso che si fa di un edificio ma le caratteristiche di eventuali strumenti di riscaldamento.
La norma di riferimento è il d.l. 192/2005. Il testo è nebuloso, ma si evincono comunque elementi che spingono a un certo ottimismo.
Certificazione energetica: contano i kw
Il decreto esclude totalmente dalla questione certificazione energetica edifici non riscaldati quelli che non hanno né impianti termini né strumenti per il riscaldamento (capannoni, magazzini etc.).
A una lettura approfondita, però, si evince che l’esenzione dalla certificazione può riguardare anche quegli edifici che, non avendo impianti, hanno strumenti per il riscaldamento, come stufe, caminetti, pellet e via discorrendo.
Ovviamente non vi è esplicito riferimento agli apparecchi domestici, ma ai kw: il limite è 15. Dal momento che solo un impianto termico può superare questa soglia, il corollario è semplice: il resto viene escluso dalla questione.
Ricapitolando: per gli edifici totalmente non riscaldati non va fatta la certificazione energetica e lo stesso vale per gli edifici riscaldati da apparecchi diversi dall’impianto termico. Una conclusione importante che devono tenere presente i molti proprietari di immobili interessati.